Arzenu Italia al WZC
Il World Zionist Congress (WZC) è l’assemblea rappresentativa del popolo ebraico a livello mondiale e funge da “parlamento del popolo ebraico”. Fu fondato da Theodor Herzl nel 1897 a Basilea come organo decisionale del movimento sionista e, ancora oggi, si riunisce periodicamente a Gerusalemme per definire le linee guida politiche, sociali e ideologiche del sionismo globale.
Il Congresso elegge i membri del World Zionist Organization (WZO), che a sua volta coordina il lavoro di grandi istituzioni come l’Agenzia Ebraica per Israele (Jewish Agency for Israel) e il Keren Kayemet LeIsrael (Jewish National Fund).
Attraverso queste istituzioni vengono gestiti fondi per l’educazione, l’aliyah (immigrazione in Israele) e i programmi di sviluppo ebraico nel mondo e in Israele.
Struttura politica e partiti
Il WZC è composto da delegazioni provenienti da Israele e dalla diaspora.
I partiti israeliani rappresentati alla Knesset (come Likud, Labor, Yesh Atid, Meretz, Shas, ecc.) siedono nel Congresso accanto alle coalizioni ebraiche mondiali che rappresentano le diverse correnti religiose e ideologiche dell’ebraismo: ortodosso, conservatore, riformato, sionista laico, ecc.
Le principali famiglie politiche del WZC sono:
Likud / World Likud – rappresenta l’ala nazionalista e tradizionale.
Avoda / Labor Zionist Movement – storicamente socialista e laica.
Mizrachi – rappresenta il sionismo religioso ortodosso.
Meretz-Yahad – progressista e laica.
WUPJ / ARZENU – espressione mondiale del movimento ebraico Reform e Progressive.
Masorti / Mercaz – rappresenta il movimento Conservative o Masorti.
Hadassah, Hatikvah, Green Israel, ecc. – liste civiche o tematiche.
Ogni partito o coalizione riceve seggi in base ai risultati delle elezioni che si tengono periodicamente nelle comunità ebraiche del mondo (soprattutto negli Stati Uniti e in Europa), e partecipa poi alla distribuzione degli incarichi e delle risorse della WZO.
Le forze Reform: WUPJ e ARZENU
WUPJ – World Union for Progressive Judaism
La World Union for Progressive Judaism è l’organizzazione internazionale che rappresenta il movimento Reform/Progressive nel mondo.
Riunisce più di 1.200 comunità in oltre 50 paesi.
ARZENU
ARZENU è la voce politica sionista del movimento Reform.
Fondata nel 1980, agisce come braccio politico della WUPJ nelle istituzioni sioniste (WZO, Jewish Agency, Keren Kayemet).
È una coalizione globale che coordina i movimenti Reform di diversi paesi — tra cui ARZA USA, ARZENU Europa, ARZA Canada, ARZA Australia e altri.
ARZENU e WUPJ collaborano strettamente e formano insieme la principale coalizione Reform/Progressive all’interno del Congresso, spesso in alleanza con altri movimenti pluralisti come Hatikvah o Meretz.
Il 39° Congresso Sionista Mondiale (2025)
Durante il 39° Congresso Sionista Mondiale del 2025, le delegazioni Reform, rappresentate da WUPJ e ARZENU, hanno avuto un ruolo di primo piano nel promuovere temi legati al pluralismo religioso, alla democrazia israeliana e al rafforzamento del legame tra Israele e la diaspora progressista.
Grazie a una forte rappresentanza ottenuta nelle elezioni precedenti, la coalizione Reform ha potuto influenzare in modo significativo le discussioni e le risoluzioni del Congresso, sostenendo la tutela dei diritti civili, la libertà di culto e una visione di Israele come Stato ebraico e democratico.
Il dibattito ha visto momenti intensi ma anche importanti successi per le forze pluraliste, che hanno riaffermato il proprio impegno per un sionismo inclusivo, democratico, moderno e unito nei valori fondamentali del popolo ebraico.
Giorno 1 – 28 ottobre 2025
La cerimonia di apertura del Congresso si è svolta con la registrazione dei delegati e una sessione plenaria inaugurale, alla presenza di rappresentanti della WZO e ospiti istituzionali israeliani. È stato osservato un momento di silenzio in memoria delle vittime dell’attacco del 7 ottobre 2023, accompagnato da un richiamo all’unità del popolo ebraico e al legame tra Israele e la diaspora.
La giornata è proseguita con sessioni tematiche dedicate al pluralismo, alla democrazia israeliana e al ruolo della diaspora. In serata si è tenuto un evento sociale e di networking per i delegati.
Durante la serata del primo giorno si è tenuto un momento particolarmente toccante: il Presidente Isaac Herzog ha pronunciato un discorso ispiratore dedicato all’unità del popolo ebraico e alla resilienza di Israele e della diaspora. Rav Sergio Bergman, presidente della World Union for Progressive Judaism, scelto come rappresentante della torcia della diaspora, simbolo del legame tra le comunità ebraiche nel mondo, mentre Yuval Raphael, sopravvissuta al Nova Festival, già rappresentante di Israele all’Eurovision Song Contest, ha eseguito il brano “New Day Will Rise”.
Giorno 2 – 29 ottobre 2025
La seconda giornata è stata dedicata ai lavori interni: sessioni dei comitati, incontri tra partiti e coalizioni (tra cui WUPJ e ARZENU), e discussioni sulle proposte da portare in plenaria.
Sono stati presentati i rapporti del Consiglio Generale e dell’Esecutivo della WZO, seguiti dalle votazioni sulle risoluzioni strategiche. La sessione plenaria è stata presieduta e guidata da Rav Lea Muehlstein.
Durante la giornata sono stati approvati numerosi emendamenti e risoluzioni di grande rilievo politico e ideologico.
Le delegazioni Reform (ARZENU e WUPJ) hanno proposto e sostenuto diverse iniziative che sono state approvate dal Congresso, tra cui:
Risoluzioni approvate su proposta Reform:
Sicurezza per le comunità ebraiche liberali in Israele.
Emendamento che richiede a tutti i nominati negli enti nazionali di firmare il Jerusalem Program.
Trasparenza e pari opportunità nella distribuzione dei fondi delle istituzioni sioniste.
Rafforzamento dei movimenti giovanili e dell’educazione informale nella diaspora.
(Queste ultime due risoluzioni sono state presentate insieme ai partner della World Union for Progressive Judaism – WUPJ.)
In collaborazione con altre forze politiche, sono state inoltre approvate:
L’istituzione di una Commissione d’Inchiesta statale sugli eventi del 7 ottobre 2023.
La riapertura dell’area egalitaria del Kotel per il culto pubblico.
La promozione della leadership femminile in Israele e nella diaspora.
La sospensione della costruzione di insediamenti nell’area E1 della Cisgiordania.
Il divieto di partecipazione della WZO al finanziamento o alla realizzazione di attività di insediamento nella Striscia di Gaza.
Il sostegno a un sistema di leva equo in Israele.
Il rafforzamento dello studio dell’ebraico nella diaspora.
L’accoglienza della diversità dell’espressione sionista in Israele e nella diaspora.
Il rafforzamento della società civile e della resilienza comunitaria in Israele, contrastando la violenza.
Il sostegno ai sopravvissuti della Shoah.
L’impegno contro l’antisemitismo nella diaspora.
Sono invece state respinte, sempre grazie alla cooperazione trasversale tra partiti pluralisti, le proposte per:
L’estensione della sovranità sul Monte del Tempio.
L’estensione della sovranità su Giudea e Samaria (Cisgiordania).
Risoluzioni promosse da ARZENU e WUPJ approvate durante il Congresso:
Le risoluzioni 4.2, 4.3 e 8.1, presentate da WUPJ e ARZENU e approvate dal Congresso, riflettono l’impegno del movimento Reform per il pluralismo, la trasparenza e la sicurezza.
La 4.2 chiede maggiore trasparenza e criteri equi nella distribuzione dei fondi delle istituzioni sioniste, garantendo pari opportunità a tutte le correnti dell’ebraismo;
la 4.3 promuove il rafforzamento dei movimenti giovanili e dell’educazione informale nella diaspora, riconoscendone il ruolo centrale nel mantenere viva l’identità ebraica progressiva;
la 8.1, infine, sottolinea la necessità di garantire sicurezza e protezione alle comunità ebraiche liberali in Israele, spesso bersaglio di ostilità o atti vandalici, riaffermando l’obbligo della WZO di tutelare tutte le espressioni dell’ebraismo.
La coalizione Reform ha così registrato una vittoria significativa, consolidando il proprio mandato per la promozione di pluralismo e democrazia all’interno del movimento sionista.
Principali risultati per ARZENU:
• Vicepresidenza della JAFI, con più autorità rispetto agli ultimi cinque anni.
• Guida di un Dipartimento del WZO per 2,5 anni, per due dipartimenti diversi.
• Vicepresidenza del KKL, con altri due membri ARZENU nel board e uno della WUPJ (totale 4 riformati nel board).
• Presidenza del Comitato Finanze del KKL per 2,5 anni, assicurando controllo sulle spese (i Conservatori avranno i restanti 2,5 anni).
• Presidenza del Comitato Terreni del KKL per 2,5 anni, mantenendo la supervisione sulle attività in Cisgiordania mentre il Likud guida il KKL.
• Un aumento di budget significativo (almeno 30–40%) dal KKL e dal WZO per sostenere i movimenti liberali in Israele e nel mondo.
• Ulteriori incarichi in arrivo, tra cui il Comitato sull’Uguaglianza di Genere del KKL e ruoli nelle società collegate a KKL e WZO
Insieme ai partner liberali, il blocco ha anche ottenuto la maggioranza nel Consiglio del KKL, la presidenza del KKL per i primi 2,5 anni e la presidenza della WZO per gli ultimi 2,5: un risultato notevole.